Scrittore spagnolo. Fu insegnante di Greco, di Retorica e di Poesia
all'università di Malaga. Nel 1820 dovette lasciare la Spagna e
rifugiarsi a Gibilterra; poté rientrare in patria l'anno successivo
nonostante le sue idee liberali. Iniziò allora la sua attività
letteraria con lo pseudonimo di
El Solitario e fondò a Madrid la
rivista "Cartas Españolas". Dal 1834, essendo laureato in legge, fece
parte del tribunale militare come giudice, e nel 1836 venne eletto deputato.
Scrisse versi, raccolti nel volume
Poesias (1831), ed opere in prosa tra
le quali
Escenas andaluzas (1847) dove descrive vita e costumi degli
abitanti di Malaga e il romanzo
La Golondrina (La rondine) (Malaga 1799 -
Madrid 1867).